mercoledì 30 aprile 2014

Teodora

Teodora, imperatrice di Bisanzio.
figura controversa, in quanto di modestissima origine;orfana di padre
fu avviata giovanissima assieme alle sorelle alla carriera del teatro,
essendo molto belle, ed all'inizio del 500 d.C. l'attrice si identificava
pressochè con la cortigiana. Teodora ebbe difatti una giovinezza disso-
luta, secondo gli storici del tempo, fino all'incontro con Giustiniano, 
nipote dell'imperatore di Bisanzio Giustino, di 20 anni più vecchio di
Teodora, ne divenne l'amante e fu elevata al rango di patrizia.
Alla morte dell'imperatore, fu incoronato Giustiniano, che fece nomina-
re Teodora imperatrice, il 4 aprile 527.
Il mosaico raffigurato sopra si trova nella basilica di s. Vitale a Raven-
na e dovrebbe esserle somigliante.
Da quella data Teodora regnò coadiuvando il marito nella gestione del
potere, donna astuta e di forte carattere, contribuì alla grandezza
dell'Impero Romano, tra i contrasti fra chiesa di Oriente a cui era favo-
revole Teodora, e la chiesa d'Occidente, sostenuta da Giustiniano, in
un delicato equilibrio, sostenendo alternativamente le classi borghesi
e quelle aristocratiche, con una politica bifronte.
Con una storia ricca di intrighi, protezioni, tradimenti dei loro generali,
in un paese stanco di violenze e lotti sociali, con la pressione ai con-
fini di barbari e Persiani.
La morte prematura di Teodora nel 548 lasciò solo Giustiniano, e ri-
dusse la sua capacità politica.
Teodora fu l'esponente di un forte potere femminile bizantino e dopo
di lei si succederanno imperatrici influenti, con grande peso politico.
Nelle immagini che seguono, Sarah Bernhardt interprete nel 1884 del
la pièce di V. Sardou, ed un manifesto cinematografico con una Teodora 
modernissina.
      

sabato 19 aprile 2014

guerriere

dalla storia apprendiamo delle mitiche amazzoni, e poi della coraggiosa
Giovanna d'Arco.
certamente in molti è ancora vivo il ricordo dell'irresistibile Demi Moore
nell'interpretazione di "soldato Jane"
Meno conosciuta è la storia di Viktoria Savs, che è stata militare austriaca,
molto legata al padre soldato, e come donna poteva partecipare al conflit-
to della prima guerra mondiale come ausiliaria. Grazie all'autorizzazione
personale dell'arciduca Eugenio d'Asburgo il 10 giugno 1915 fu arruolata
nel battaglione di fanteria Insbruck II col nome di Viktor Savs, e solamen-
te una ristretta cerchia di soldati era a conoscenza che era una donna

Partecipò a numerose missioni, ed dal 1° dicembre 1916 combattè al fron-      
te.   e per il suo comportamento coraggioso, che le costò anche l'amputa-    zione  di una gamba, ricevette parecchie onorificenze.    successivamente  prestò servizio come crocerossina e si dedicò alla divulgazione del ruolo delle donne nell'esercito.                                                                                                          
Morì  nel dicembre 1979 e venne sepolta con gli onori pari a quelli di un sol-  
dato.                                                                                                    

domenica 13 aprile 2014

12 aprile 1975

Il 12 aprile 1975 Josephine Baker ha abbandonato per sempre le scene e
questo mondo.Proprio nel corso di una tournée a Parigi cadde malata e morì
poche ore dopo, dopo una carriera ricca di successi.
Nata in America, a St.Louis, nel 1906, di origine meticcia, dopo gli esordi a
St.Louis ed a Broadways, nel1925 approda in Europa a Parigi ed è l'inizio
di una carriera delirante, 
esibensosi vestita a volte solo con un gonnellino di 16 banane, creato per lei
da uno stilista austriaco, a volte con un leopardo che terrorizza il pubblico.   
Sotto questa spavalderia, possiamo scoprire una donna molto impegnata:    
durante la seconda guerra mondiale ha collaborato coi servizi segreti francesi
celando messaggi nei suoi spartiti musicali, impegni che le sono valsi il gra-
do si capitano e la Legion d'onore.                                                          
Successivamente si è molti impegnata a favore della Croce Rossa  e per la
difesa dei diritti civili. 
      
questa immagine rappresenta la sua grande famiglia, nel castello di Millan-
des in Borgogna, con 12 bambini di tutti i paesi del mondo, adottati da      
Josephine e dall'ultimo marito, il direttore d'orchestra Jo Bouillon.               
Josephine riposa ora nel cimitero del Principato di Monaco, dopo aver ricevu-
to, nella sua vita,pare 1500 proposte di matrimonio.                               
                                                                     

mercoledì 9 aprile 2014

un filo di...

L'eleganza torinese si dice sia sospesa ad un filo: un filo di trucco, un filo
di tacco, un filo di perle.
forse frasi che oggi fanno sorridere le giovani torinesi.
In questi giorni è stata esposta al pubblico la collezione di cappelli
femminili, opera delle "modiste" torinesi, dal 1860 al 1960
in ambiente semibuio, per non danneggiarli.
Devo però fare una considerazione, in questi giorni nelle vetrine torinesi 
sono apparsi cappellini non molto diversi da quelli del passato, ed in una
occasione ho addirittura visto alcuni modelli stile inglese, quei cappelli   
fantasiosi all'estremo, ed anche divertenti.  
                                       
Vuol dire che c'è un ritorno di buon gusto?
Intanto aggiungo un abito elaborato da un liceo artistico torinese, di    
carta, di una eleganza irresistibile    
                                               .


giovedì 27 marzo 2014

Ada

Augusta Ada Lovelace

La prima programmatrice di computer del mondo
1815 - 1852, matematica, figlia di una matematica e figlia legittima di
Lord Byron, é conosciuta col nome del marito.
Ada Lovelace ha collaborato con un altro matematico, Charles   Babbage,
al lavoro per la realizzazione di una macchina analitica, e nei suoi appunti è
stato trovato un algoritmo  inteso per essere elaborato in una macchina.
Anche se la macchina ideata da C. Babbage  non fu mai costruita, il lavoro
di. Ada é stato importante per la storia del computer, e la stessa é considerata
la prima programmatrice di computer.

sabato 22 marzo 2014

Curiosità

In questi giorni  è di attualità la situazione della Crimea e le sue incognite.
Io voglio tornare indietro alla guerra di Crimea del 1853, quando alcune
grandi potenze, Francia, Gran Bretagna e Turchia scesero in campo con-
tro le mire della Russia sui Balcani.
Si aggiunsero poi l'Austria ed il Piemonte. La guerra di Crimea é stata
la prima guerra documentata con fotografie, fino ad allora gli orrori del-
la guerra si conoscevano attraverso i resoconti dei cronisti ed i raccon-
ti dei soldati. Al di là delle vicende belliche, a questa guerra hanno
partecipato molti personaggi passati alla storia:
- Il conte J.Cardigan, che ha dato il nome al noto "indumento di lana 
con le maniche lunghe, senza colletto"
Il conte Cardigan partecipò alla cavalcata famosa dei 600, i cavalleggeri
inglesi della carica di Balaklava, e fu uno dei 200 sopravvissuti.

- Lord Jack Raglan,  comandante in capo dell'esercito britannico, che
aveva adottato una particolare attaccatura di manica per mimetizzare
l'amputazione del braccio destro subita a Waterloo.
Lord Raglan durante l'assedio di Sebastopoli perderà la vita a causa del
colera che causò parecchi morti.

- Il comandate piemontese, generale Alfonso Ferrero La Marmora, che 
dopo il conflitto divenne presidente del Consiglio
Ed il fratello Alessandro, fondatore del corpo dei bersaglieri, morto di
colera in Crimea
- Due ufficiali del Piemonte Reale Cavalleria,  capitano Giuseppe Govone
ed il sottotenente Giuseppe Landriani parteciparono alla carica di Balakla-
va, feriti entrambi, si salvarono per miracolo, ed hanno lasciato il ricordo
Di quei momenti in epistolari e diari.


Lo zar Nicola I, artefice della politica espansionistica nei Balcani, morì
prima che il conflitto terminasse, con la caduta di Sebastopoli nel 1855.
La guerra di Crimea è anche considerata il primo conflitto "industriale"
in quanto furono utilizzati i battelli a vapore, le locomotive, il telegrafo.



lunedì 3 marzo 2014

Un'altra triste storia

Timothy Evans, mi é capitata sotto gli occhi questa notizia, di un 
uomo ingiustamente condannato alla pena capitale, rivelatosi poi innocente.
Inghilterra,  Notting Hill, London, in una cupa  casa di Rillington Place,
Vivono Timothy Evans, gallese, con la moglie Beryl e la figlia Geraldine.
E' certo che l'armonia familiare fosse compromessa, con frequenti litigi
tra la coppia, pare che Beryl fosse incapace di condurre una casa e che 
Timothy iniziasse a bere. Nel novembre 1949 la situazione si complica,
con una seconda gravidanza di Bheryl ed il proposito della coppia di abortire,in anni in cui l'aborto era ancora vietato in Inghilterra.
A questo punto la situazione si complica veramente, pare che un vicino si
incarichi di procurare l'aborto ed al suo rientro a casa Timothy trovi la moglie
morta, dopo qualche giorno si presenta alla polizia, che in un sopraluogo ai
primi di dicembre trova nascosti nella lavanderia i due corpo di Beryl e
Geraldine. Timothy è sopraffatto dagli eventi, in stato confusionale, e gli
viene estorta una confessione, riconosciuto colpevole, condannato all'impic-
cagione, eseguita nel 1950.
Tre anni dopo, nel giardino del vicino, un impiegato postale, John Christie,
sono rinvenuti i cadaveri di alcune donne, due delle quali sepolte ancora
prima che la coppia Evans si trasferisse in quella casa.
Entra in scena allora un uomo "grande", Ludovic Kennedy, tenace e coraggio-
so giornalista, che combatte i torti giudiziari, e nel 1966 Timothy Evans, 16
anni dopo la sua impiccagione, ottiene la grazia "postuma" e viene ricono-
sciuto un risarcimento ai suoi famigliari.
Consolazione amara.
Una immagine recente di Notting Hill