venerdì 14 febbraio 2014

Il conte Cagliostro

In un mio blog, plantaeofficinalis, ho già parlato lo scorso anno di personaggi
alternativi e discussi, come il Dr.Bach, poi Paracelso, Nostradamus, nella mia
ricerca personale di comprendere se questi personaggi, a volte considerati
poco credibili, nascondessero invece una grande serietà ed intento di essere
utili all'umanità. Finora ho accertato che quelli su cui ho fatto ricerche
partivano da un punto fermo comune, erano stati tutti grandi medici.
Ho deciso di andare oltre e cercare se possibile qualcosa di buono anche in
personaggi più discutibili, di tentare con Cagliostro e con Rasputin.
Non mi spaventa troppo la ricerca su Cagliostro, con cui ho anche condiviso
la prigione, in una mia visita alla fortezza di San Leo. 

Iniziamo:
Alessandro, conte di Cagliostro,appare sulla scena internazio-
male a Londra alla fine del 1776, in un momento critico per l'Inghilterra che
sta perdendo le colonie americane con l'avanzata e le vittorie di Washington,
assieme ad una splendida moglie, contessa Lorenza-Serafina. Da questo
momento le notizie sono documentate. Finora si sussurra che il conte sia il
figlio naturale di un sovrano, che ha trascorso la sua giovinezza assieme ad 
un precettore, imbarcandosi sulla nave del capitano Pietro Balsamo, che ha un figlio Giuseppe, di 5 anni più grande di Cagliostro. Pare che il destino dei
due si intrecci, secondo alcuni studi, fino a far credere si tratti della stessa
persona. E' certo che negli anni successivi Cagliostro convive con la bella
Serafina,  che sarebbe proprio la moglie di Balsamo, strappata ad un
postribolo romano, con cui Cagliostro trascorrerà la sua vita fino alla disfatta

finale, la prigionia e la morte.
Sempre basandosi su ricerche effettuate, altri insigni ricercatori sostengono si tratti invece  della stessa persona, e che già
nell'infanzia abbia dimostrato un carattere ribelle, iniziando fughe e truffe.
La vita della coppia è un girovagare per le corti d'Europa, accolti all'inizio in
modo trionfale, il conte Cagliostro è Cavaliere di Malta, Gran Maestro
Templare, iniziato della Grande Loggia d'Inghilterra, passa dalle corti di Bruxelles, di Prussia, di Lettonia, della zarina  Caterina di Russia, di
 Polonia, acclamato dalle folle, accolto con onore, prodigandosi in guarigioni miracolose,
 effettuando esperimenti mediatici, ma inimicandosi molti potenti, la classe medica gli è ostile, ed ogni volta lascia una corte per  raggiungerne un'altra.
secondo altri storici ha mantenuto un comportamento da avventuriero ed imbroglione, per tutta la sua esistenza, fino all'aggravarsi della situazione,
a Parigi: accusato ancora una volta ingiustamente di complotto e rinchiuso
nella Bastiglia, viene discolpato ma invitato a lasciare la Francia.
Cagliostro vuole allora tentare il riconoscimento da Roma, ed attraverso la
Bretagna, l'Inghilterra,la Svizzera, raggiunge l'Italia.
Si reca personalmente in Vaticano per consegnare le sue lettere di
raccomandazione di cardinali, vescovi, ma non viene ricevuto. vorrebbe illustrare il suo rito massonico-egiziano, con l'apologia della scienza, ma in Vaticano la tempesta è nell'aria.
E' la stessa moglie, convinta dal proprio confessore, allo scopo di evitare una
scomunica per se stessa, a denunciarlo per eresia all'inquisizione.
Cagliostro viene arrestato, velocemente processato e condannato a morte.
Il 7 aprile 1791 Papa PioVI commuta la pena nel carcere perpetuo, nella for-
tezza pontificia di S.Leo.
Carcere duro, con frequenti maltrattamenti, fino al 26 agosto 1795, data in
cui viene compilato il suo atto di morte, per violento attacco di apoplessia,
 ma resta il mistero, secondo alcuni è ancora ritenuto troppo pericoloso ed
 in tal data viene strangolato, secondo altri è riuscito ad evadere dentro un sacco, col cadavere di un altro detenuto.
Sopravvive forse ancora il suo fantasma, che ritorna nelle notti senza luna
 sulle mura dell'antica fortezza, secondo quanto raccontano i vecchi abitanti.
Devo trarre una conclusione, e sono parecchio incerta,
da un lato mi piace l'aspetto misterioso del conte Cagliostro, che nella sua
vita ha sempre avuto a disposizione moltissimo denaro, senza mai chiedere
nulla ai poveri che curava e,dicono, nemmeno ai ricchi, ed elargendo intorno
a sé generosamente ;
le sue capacità di guarire persone ormai incurabili, sovente in preda alla cancrena, sarebbero giustificate dalla giovinezza trascorsa,pare, a Medina,
in Abissinia, in Egitto, dove sarebbe stato iniziato all'antica scienza dei
 faraoni.
Certamente aveva doti eccezionali, non poteva essere solamente un truffa-
tore, ma sorprende che, in tutte le capitali e le corti in cui è stato ospitato,
abbia dovuto partire per sempre nuove destinazioni; nella stessa Roma si
sentiva in pericolo e pensava a fuggire ancora una volta, ma gli eventi
precipitarono. Certamente i suoi ultimi anni sono stati disperati, vittima
di sé stesso e dell'intolleranza dello Stato Pontificio?

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